lunedì 8 luglio 2013

Sara Tommasi drogata per girare un porno: arrestate due persone, altri tre indagati

SALERNO - Quando Sara Tommasi, showgirl con laurea in Economia alla Bocconi recentemente convertitasi al genere porno, girò nel settembre del 2012 il film hard «Confessioni private», era stata drogata e indotta a girare scene hard approfittando del suo stato di instabilità psicologica. Questa la tesi alla base dell'inchiesta della procura di Salerno che ha portato all'arresto di due produttori del film, due uomini di 39 e 35 anni domiciliati a Roma e Milano, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti della showgirl 32enne. I due sono stati arrestati dai carabinieri a Roma e nella zona dei castelli romani, a Velletri.
IN UN ALBERGO A BUCCINO - Violenza sessuale di gruppo aggravata, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti le accuse per i fatti che risalgono al settembre del 2012, quando in un albergo di Buccino (Salerno) fu allestito il set cinematografico per girare la pellicola hard con protagonista la show-girl. L'intera troupe prese alloggio in quell'albergo nei primi giorni di settembre, quando la struttura ospitava pochissimi clienti. Finito di girare, la showgirl scelse il ricovero in una clinica romana per curare la depressione di cui soffriva «Non voglio fare la fine di Amy Whinehouse (la cantante britannica morta prematuramente, ndr)» dichiarò all'uscita rendendo pubblica la cosa.
LA DENUNCIA - A novembre dello scorso anno la decisione di recarsi negli uffici della procura di Salerno per denunciare di essere stata drogata e di aver dovuto subire una vera e propria violenza in quell'albergo: dopo la denuncia la pellicola fu sequestrata nei primi giorni di dicembre dai pm salernitani. Sara Tommasi - è la tesa degli accusatori - sarebbe stata indotta, sotto l'effetto della cocaina, a girare scene hard con altri attori, approfittando dello stato psicologico che stava vivendo in quel momento e nonostante le precarie condizioni fisiche.
ALTRI TRE INDAGATI - Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Eboli (Salerno), e svolte con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, riscontri oggettivi e documenti acquisiti, puntano a evidenziare il ruolo svolto dagli indagati nel convincere la showgirl ad assumere a più riprese la cocaina e a subire e compiere atti sessuali. Nello stesso procedimento risultano indagate in stato di libertà anche altre tre persone che presero parte al film che è stato intanto sequestrato.
Corriere del Mezzogiorno

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