mercoledì 5 agosto 2009

Barbara Berlusconi: «Lotte per il patrimonio? No , se mio padre è giusto»

MILAN, ITALY - OCTOBER 02:  (FILE PHOTO) Barba...Image by Getty Images via Daylife

ROMA - Barbara Berlusconi ha rilasciato un'intervista in cui avanza qualche riserva sui comportamenti del padre-premier, ma poi ha chiesto di non strumentalizzare le sue parole. Una precisazione che la figlia del premier ha affidato a una nota diffusa in serata, dopo le anticipazioni dell’intervista concessa al settimanale Vanity Fair. «A proposito dell’intervista desidero - afferma Barbara Berlusconi - che le mie risposte non vengano strumentalizzate ed estrapolate dal contesto in cui si trovano perché altrimenti rischierebbero di assumere un significato che invece non hanno e non devono avere. Il tono e il contesto dell’intervista erano infatti di affetto verso mio padre di cui ho grande stima sia come padre sia come politico».

L'INTERVISTA - Il suo futuro potrebbe essere in Mondadori, il presente non prevede lotte fra figli per il patrimonio di Silvio Berlusconi: «A oggi non c’è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro». A parlare è Barbara Berlusconi, una delle figlie del premier e di Veronica Lario, intervistata da Giovanni Audiffredi per Vanity Fair in edicola da mercoledì. Barbara confessa «dolore» per la crisi fra i genitori e quando le chiedono se si tratta della fine di un grande amore dice: «Sono sicura che lo sia stato per la mamma. Però di certo, in trent’anni di vita insieme, hanno sempre avuto a cuore il reciproco bene». Perché ha chiamato il suo secondo figlio Edoardo? «Si è ripetuta la stessa situazione di quando è nato Alessandro (il primogenito, di 21 mesi, ndr). Anche questa volta mio padre mi ha chiesto: ’Edoardo, che cosa mi rappresenta?’. Poi mi ha suggerito Silvio, Luigi, Paolo. Diciamo che ho di nuovo preferito interrompere la tradizione di famiglia».

IL PADRE - Silvio Berlusconi, come premier, gode di consenso e popolarità. Come uomo, non è detto che debba essere un santo: lo ha ammesso anche lui. Che ne pensa, una quasi laureata in filosofia, di questa apparente contraddizione? «Penso che una società esprima un senso della morale comune.

I rappresentanti politici che sono chiamati a ben governare, a far prosperare la comunità, sono anche tenuti a salvaguardare i valori che essa esprime, possibilmente a elevarli. Non credo, quindi, che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata». Che cosa ha pensato delle attenzioni che suo padre ha avuto nei confronti di Noemi Letizia, una ragazza che in apparenza non dovrebbe avere alcun vincolo con lui? «Mi ha stupito. È una dimensione che non ha mai fatto parte del mio quotidiano. La mia storia è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza».

FRANCESCHINI - Poi c’è stato l’affondo del segretario del Pd Dario Franceschini: ’Fareste educare i vostri figli da un uomo come Silvio Berlusconi’. Le parole di Franceschini l’hanno offesa? «Non credo che Franceschini ce l’avesse con noi, figli di Berlusconi. Non è un episodio che ritengo grave o insultante. Credo parlasse di identità culturali diverse. Certo, era un attacco personale e non solo politico a Silvio Berlusconi, perché gli negava la capacità di essere padre. Ci potevano essere margini di ambiguità, le parole di Franceschini erano facilmente travisabili. Per questo mi sono limitata a puntualizzare quello di cui sono fermamente convinta: l’educazione e i valori che mi sono stati trasmessi dalla famiglia, e anche da mio padre, sono quei valori che mi hanno permesso di crescere nel rispetto di me stessa e degli altri. Con il senso della famiglia, l’osservanza delle regole e di tutti quei principi che sicuramente Franceschini avrà cercato di trasmettere ai suoi figli».

IL COMPAGNO - L’estate scorsa Alessandro è stato fotografato con nonno Silvio e nonna Veronica. Quasi il simbolo di una ritrovata unità. «E’ vero - dice la figlia del Cavaliere - la nascita di Alessandro aveva portato grande armonia, e i miei genitori si erano ritrovati intorno al nipotino. E’ stato un momento bello per tutti. Papà tornava a casa più spesso, era un’occasione di contatto in più». Non sposa Giorgio Valaguzza, il padre dei suoi figli? «In questo momento siamo una coppia felice che non avverte l’esigenza del matrimonio. Del resto, nessuno mi ha mai chiesta in moglie. E non sto lanciando un messaggio», sottolinea. Dove vi siete conosciuti? «Otto anni fa, a Porto Rotondo. Colpo di fulmine, ma solo per me. Lui non ne voleva sapere: avevo 16 anni e lui 22, a quell’età le differenze si fanno sentire. Poi, immaginate un ragazzo che esce con una che ha la scorta al seguito. Forse il fatto che Giorgio in tanti anni abbia saputo dirmi parecchi no mi ha convinto che è l’uomo sincero e diretto che ho sempre cercato». Alti e bassi? «Certo. C’è stato tutto - dice Barbara Berlusconi - parecchi scivoloni, quello che accade in una normale coppia giovanissima». Uno di quegli scivoloni ha fatto parlare. I paparazzi la sorpresero fuori da un locale notturno a Milano. Le foto vennero pubblicate in parte dal settimanale Chi, poi da Novella 2000. «Sono gelosa anch’io, e mi è capitato di dover fare buon viso a cattivo gioco. Solo che, se succede a me, è tutto amplificato. In quelle foto non c’era nulla, neanche un bacio. Ho sbagliato io a dargli peso. E il caso è montato. A dirla tutta, in passato ci sono state cose più serie: io e Giorgio ci siamo anche lasciati. Ma continuavo a cercare in altri quello che avevo visto in lui. La verità è che, dopo otto anni, sono ancora innamorata. Lui mi sa capire e mi dà equilibrio».

IL PATRIMONIO - Uno dei tormentoni che riguardano voi Berlusconi è la presunta lotta tra figli per il patrimonio. Che cosa c’è di vero? «A oggi non c’è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro». La vicenda del divorzio quanto le pesa, come figlia? «Il dolore è grande, un valore e una realtà si stanno sgretolando. Più forte è il senso dell’unione familiare che uno ha, e nel mio caso è molto forte, più si amplifica la delusione. Ma almeno noi fratelli stiamo vivendo questo momento in età consapevole. Voglio essere vicina a entrambi i miei genitori, perché quello che non traspare all’esterno è che la loro sofferenza è profonda e tocca entrambi». E’ la fine di un grande amore? «Sono sicura che lo sia stato per la mamma. Però di certo - prosegue - in trent’anni di vita insieme, hanno sempre avuto a cuore il reciproco bene». A molti è apparso un matrimonio troppo privato e troppo poco pubblico. Sua madre non ha quasi mai fatto la First Lady. «Mia madre - prosegue - ha avuto un solo grande interesse: tutelare la sua famiglia. Ed è stata una bella famiglia. In questo senso, ha fatto un grande lavoro, con continua dedizione, e non so come ringraziarla. Non è nella sua natura essere una donna pubblica, e con mio padre c’è sempre stato un rispetto reciproco dei ruoli». Qual è il suo futuro lavorativo? «Io lavoro già. Dal 2003 sono nel Consiglio di Amministrazione di Fininvest, ho interessi immobiliari e finanziari e di recente mi sono impegnata nel progetto della galleria Cardi Black Box. Non so se oggi quello che voglio è solo un ruolo diverso nelle aziende di famiglia. Ma ho la passione per l’editoria, e mio padre ha sempre visto in me delle qualità che potevano essere adeguate per questo settore. Lui ha sempre pensato che, quando ne avessi avuto le capacità, mi sarei occupata di Mondadori», dice ancora Barbara Berlusconi. Dove va in vacanza? «Per me le vacanze in Sardegna sono sempre state una consuetudine. Con me e Giorgio, a Villa Certosa, verranno alcune coppie di amici con i loro figli. Sarà un’estate serena, in famiglia».


04 agosto 2009
Corriere della Sera
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