venerdì 20 giugno 2008

nozze Briatore-Gregoraci

Berlusconi in festa: dopo le nozze Briatore-Gregoraci brinda al Lodo Schifani e al ddl intercettazioni



I sospetti diventano realtà, come nel 1994: il centrodestra arriva al potere, punta sulle boutade populiste per malcelare l'agenda politica del premier e al suon di poliziotti, sicurezza e ronde anti rom, sale l'indice di gradimento dell'esecutivo. Le chiamavamo leggi ad personam (o ad mortem per il mausoleo di Arcore) e oggi si riparte alla grande. Obiettivo numero uno: bloccare la sentenza sul caso Mills, dove Berlusconi è imputato di corruzione in atti giudiziari.

Obiettivo numero 2, riproporre con un disegno di legge il Lodo Schifani per garantire la sospensione dei processi in corso e l'immunità per le 5 più alte cariche dello Stato. Insomma, di carne al fuoco c'è n'è. Eccome.

Il Cavaliere si districa bene tra l'utile e il dilettevole (il matrimonio più cafonal dell'anno tra Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci: in suo onore è stato eliminato l'aglio dal banchetto nuziale) e dopo i fiori d'arancio si appresta a festeggiare in Parlamento col suo fedele, Renato Schifani. Alla sua elezione a Presidente del Senato, spiega Daniele Martinelli, Corriere e Repubblica davano risalto a 2 temi chiave toccati dal suo discorso di saluto: Riforme e legalità. Si, avete letto bene: LEGALITA’, toccata dal padre del Lodo Maccanico-Schifoso che ha messo al sicuro dalle patrie galere Berlusconi e i suoi alleati, giudicato incostituzionale dalla Corte Costituzionale.

E l'opposizione?

Finora non è pervenuta, visto che il Partito Democratico sonnecchia nella serenità dell'inciucio anche televisivo, spiega Teledicoio.

Come se non bastasse, procede a gonfie vele il ddl sulle intercettazioni di cui ci parla Fragmenta: i giornalisti europei si schierano contro Alfano e il diktat antidemocratico; per Articolo21 se il disegno di legge sulle intercettazioni sarà approvato dalle Camere e se la legge approvata sarà promulgata dal Presidente della Repubblica, Berlusconi avrà il suo caso Guantanamo davanti alla Corte Costituzionale e a Berlino l'assemblea della Federazione europea dei giornalisti condanna all'unanimità il provvedimento del Governo.

Ma a quanto pare sono soltanto (alcuni) liberi cittadini a interessarsi al tema intercettazioni e (alcuni) giornalisti. I politici, al contrario, si sentono tutelati dal provvedimento volto a evitare lo stato di Polizia. Stupitevi con la video intervista di Piero Ricca a Umberto Veronesi (sopra) che si schiera contro le intercettazioni del Santa Rita di Milano. Incredibile.


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